

Massimo Lentsch dopo una parentesi, sempre a base di vino, a Lipari con la sua azienda Tenuta di Castellaro, approda tre anni fa sull’Etna. La sua scelta non è stata soltanto vitivinicola, ma anche, e forse soprattutto, personale. Un cambiamento importante che, probabilmente, si lega con le forze primigenie e potenti che regolano la vita attorno al vulcano. I terreni di Massimo si trovano in prevalenza nel comune di Randazzo e in quello di Castiglione di Sicilia.
Suoli vulcanici ovviamente, anche se ogni colata lavica non è mai uguale alla precedente, finendo per determinare terreni tra loro differenti, anche se caratterizzati da una matrice comune. Sulle sue parcelle Massimo Lentsch pratica il sistema di allevamento dell’alberello, una forma di gestione della pianta tipica di queste parti e più in generale del Mediterraneo, che permette, tra i tanti vantaggi, ai grappoli di godere di un irraggiamento solare ottimale.
Avendo così tanto dal territorio la scelta di Massimo in cantina, per altro totalmente rinfrescata naturalmente, è semplice, con una vinificazione che ‘parte’ con lunghe macerazione per il Nerello Mascalese seguite da un affinamento in legno. I vini di Massimo Lentsch, due rossi, un bianco e un rosato, sono da oggi nel catalogo di Ghilardi Selezioni, giovane distributore di Bergamo e membro di Società Excellence. Il San Teodoro 2017 è un Etna Rosso ottenuto da uve 100% Nerello Mascalese raccolte manualmente fermentate con lieviti indigeni e ‘allevate’ in legno per un anno. Il risultato è un vino diretto, elegante e con dentro tutto il carattere del vulcano e dell’uomo.