

Un’icona, se non il punto di riferimento tra i rosé, il Cristal rosé è uno degli champagne più desiderati, anche se mai troppo poco consumati.
Quantità prodotte e prezzo elevato tagliano già di per sé il numero di coloro che hanno potuto assaggiare questo champagne.
Sulle quotazioni legate al prezzo una delle discriminanti più decise è stata sempre l’annata impressa in etichetta.
Grandi punteggi e altrettanto elevate quotazioni di mercato hanno in passato interessato la 2005, 17,5/20 per Jancis Robinson MW e giornalista di fama mondiale. La 2007 addirittura si è guadagnata, da parte di Antonio Galloni di Vinous, un bel 97/100.
La 2014, nel momento in cui ne scriviamo, non è stata ancora punteggiata dai critici più importanti.
Tuttavia, se guardiamo all’aspetto secondo cui l’annata (2014) ha guadagnato punteggi di poco inferiori a quelli della 2013 (Wine Spectator 93/100 alla ’14 contro i 94/100 della ’13), si intuisce come il vino in questione possa rappresentare, con un prezzo similare di uscita a quello della 2013, un vino da investimento.
Quali sono i motivi? Sicuramente il prestigio della maison seguito, fattore non meno importante, dall’esclusività del prodotto, senza contare il fattore legato alla qualità del vino, qui sempre elevatissima.
Una determinata dall’utilizzo di cru importanti come Ay, Avize e Mesnil-sur-Oger. Il Cristal rosé 2014 è composto dal 55% Pinot Nero e 45% da Chardonnay, con un 19% dei vini affinati in legno.
No malolattica e dosaggio a 8 gr/litro chiudono la ‘ricetta’ di questo grande icona della bollicina rosé.
In Italia i vini di Louis Roederer sono distribuiti in esclusiva da Sagna.